Una particolare riflessione di Don Alfredo Ferlaino su Maria Immacolata.
Luca 1,26-38
“In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te».
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».
Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.”
Immaginiamo di entrare zitti zitti, in punta di piedi, nella casa di Sant’Anna, ... ascoltiamo:
Sant’Anna fa dire le preghiere alla sua Mariuccia. Sceglie il salmo 50 e legge le prime invocazioni :“Ripeti con me Maria!”, la bambina tace: “Mamma, non capisco, cos’è il peccato?”, “E’ offesa fatta a Dio”. “E c’è gente che arriva ad offendere Dio?” “Si. E’rifiuto dell’amore, è rottura dell’amicizia con Dio, è rottura dell’alleanza …” . La fanciulla non capisce, non ha esperienza di peccati: è IMMACOLATA.
Maria è immacolata fin dal primo istante della sua concezione. In Adamo ed Eva prevalse il peccato e, da loro, ogni figlio nasce con il peccato originale … Maria è la prima creatura immacolata, senza macchia fin dal primo istante. In Lei c’è assenza assoluta di peccato e pienezza di grazia; c’è inimicizia perpetua con il serpente infernale, al quale schiaccia la testa.
Nel Vangelo, l’angelo Gabriele chiama Maria, “piena di grazia”.
Quella grazia che Gesù merita con la sua morte e resurrezione, è già presente in Maria, con pienezza unica, fin dal primo istante della sua esistenza.
“In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio” … quello è il tempo, è l’ora più grande della storia umana. Dio decide di salvare l’umanità, facendosi Egli stesso uomo. All’inizio, ha fatto l’uomo ad immagine di Dio, ora è Lui che si fa ad immagine dell’uomo, e lo fa per un amore che non ha limiti.
Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te»; rallegrati, gioisci, non solo tu Maria, ma tutta l’umanità, perché il Salvatore ha deciso di venire, è già alle porte e cerca una madre. Io sono sceso a portare la bella notizia. Dio, mediante il suo Figlio, vuole creare un’umanità nuova, dopo quella rovinata dal diavolo.
“Ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce … sarà chiamato Figlio dell’Altissimo”; la maternità divina di Maria è la causa, è la sorgente di tutti i suoi privilegi.
Sant’Agostino, con senso di rimpianto, ha detto: “Noi non conosciamo il volto della Vergine”. Dio non si è preoccupato che i lineamenti della Madonna giungessero fino a noi. Si è preoccupato, invece, che a noi giungesse il ritratto spirituale, la bellezza interiore dell’anima della Madonna.
Dante ha chiamato la Madonna: “La faccia che a Cristo più si somiglia” (Par.32, 85-86).
Le letture della Messa di oggi ci rivelano i tratti fondamentali della bellezza interiore di Maria.
Con la celebrazione della Madonna, la Chiesa intende sollevarci ad imitare Maria, ad invocare l’aiuto e l’opera materna, perché ci liberi dal peccato, ci arricchisca di grazia, ci avvicini a Gesù e ci renda più conformi alla sua immagine.
Gocce di Fede
a cura di Angela Bozzo