Assunzione della Vergine Maria
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Celebriamo la festa dell'Assunzione di Maria meditando le parole di Don Alfredo Ferlaino
L’Assunta
Non ogni cosa ha libero ingresso in un luogo distinto.
Ci vuole un fiore delicato e gentile per entrare in un salotto lussuoso: rosa, giglio, garofano. L’ortica, ad esempio, non ci entra …
Ci vuole una certa cultura per entrare in un’adunanza di dotti, … gli ignoranti se ne tengono lontani.
Ci vuole una perfezione eminente per far parte dei santi della Chiesa … per avere libero ingresso nella città di Dio, ci vuole una santità, una perfezione singolare. Gli altri ne sono esclusi …
Il corpo di Maria “meritava” d’essere assunto
Il corpo di Maria dovette possedere delle doti proporzionate alla singolare santità della sua anima:
- bellezza corporea affermata dagli antichi Padri e Scrittori sacri …
- immensa “preziosità” agli occhi di Dio, in quanto doveva dare la sua carne immacolata al Verbo divino. Dopo il corpo di Cristo, era la cosa più preziosa creata da Dio nel cosmo …
- Opacità, pesantezza, debolezza della materia furono quasi assorbite, nel momento dell’Incarnazione, al divino contatto dell’Umanità di Gesù, della Divinità del Verbo.
- A Dio e agli Angeli quel corpo doveva apparire come a noi un limpido cristallo investito dal sole, come una nube generante l’incanto dell’arcobaleno.
- Nato il divin Verbo, nessuno potrà mai dire a qual grado di nobiltà salissero le membra della Vergine al continuo contatto con le membra del suo Figliuolo; basti pensare a quello scambio di sguardi tra “gli occhi da Dio diletti e venerati” della Madre e gli occhi del Figlio, alla cui dolcezza si santificano perfino i pubblicani e le pubbliche peccatrici. Un oggetto toccato anche per un istante dal divin Maestro diventa per ciò stesso oggetto di venerazione e di culto; che si dovrà dire allora delle sante membra di Maria ? …
- Le membra di Maria furono pure santificate dalle opere compiute nel servizio del Redentore: visita alla cugina S. Elisabetta, viaggio da Nazaret a Betlem, grotta, tragitto da Betlem a Gerusalemme per la presentazione al Tempio, fuga in Egitto, ritorno in patria, lunghi pellegrinaggi pasquali, affannosa ricerca del figlio smarrito, continue cure materne a Nazaret, le ore della Passione e l’agonia al Calvario: quanto hanno faticato e patito quelle membra della Vergine Madre! Se anche un solo bicchier d’acqua dato agli altri intenerisce tanto il Cuore di Dio, quale sarà la stima sua per quanto ha operato per Lui stesso il corpo di Maria?
- Quel corpo, dal principio all’ultimo fu sempre al completo, perfettissimo servizio di Dio, fedelissimo strumento di un’anima tutta posseduta da Dio. Questo è, dunque, quel corpo che non poteva, per tante ragioni, conoscere la corruzione del sepolcro; che doveva, ormai del tutto spiritualizzato, glorificato, essere con l’anima assunto in cielo …
Tutto l’universo, splendente di gloria, si sublima in Te, o Maria, destinata a toccare il vertice di ogni bellezza!

