Pensiero S. Pasqua 2017
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Pensiero S. Pasqua 2017
E’ vero come qualcuno di noi ha scritto sul sito: le famiglie Testimoni aiutano noi famiglie Cireneo a comprendere più profondamente la Santa Pasqua.
Questo Giovedì Santo ho ricevuto nuovamente il dono di poter vivere un momento di profonda condivisione con una mamma che ha vissuto la perdita di un figlio affetto da una malattia che ha reso la sua amata creatura incompatibile con la vita terrena.
Ho ascoltato la sua sofferenza ma di più ho accolto con gratitudine il suo straordinario “Magnificat”, parole colme di fede, di speranza, di operosa carità che ho sentito esprimere con le labbra e con la vita anche da altre coppie di genitori-Testimoni amici, pur nell’unicità di ogni storia.
Venerdì Santo, nei volti di questi amici e dei loro figli ritrovo e ammiro il volto di Gesù sulla croce.
Domenica di Resurrezione, quei figli e quelle figlie vivi in Cielo con il Padre.
Lunedì dell’Angelo. Mi sembra di scoprire, come per la prima volta, il dialogo tra gli Angeli e le donne-mamme (tra le quali “la mamma di Giacomo e di Giuseppe” e “la mamma dei figli di Zebedeo”), lì proprio accanto alla tomba dove è stato sepolto nel buio più totale Gesù.
Una luce chiara emana dagli Angeli “sfolgoranti” …una illuminazione, un chiarimento fondamentale riportato con diverse sfumature in tutti e quattro i Vangeli: Matteo 28, Marco 16, Luca 24, Giovanni 20.
Che consolazione, che scossone, che certezza ci dà quel “perché?” dell’Angelo … quasi un suo non capire il comportamento di quelle madri che si recano “di buon mattino” (quindi presumibilmente con sacrificio sulla tabella di marcia della loro giornata) davanti ad una tomba, vuota.
Che forte quel rafforzativo conclusivo “Non è qui!” quasi a dire … andate via da qui, qui sulla tomba state perdendo tempo prezioso.
Elisabetta Giordano