“Custodire la Vita”- L’Hospice Perinatale come risposta scientifica, etica e umana alla diagnosi prenatale - 25 Maggio 2016
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Il 25 Maggio 2016 si è tenuto presso l’Aula Brasca del “Policlinico Universitario A. Gemelli” di Roma, il convegno“Custodire la vita”- L’Hospice Perinatale come risposta scientifica, etica e umana alla diagnosi prenatale.
RAZIONALE DEL CONVEGNO
La terapia fetale nasce con l’avvento della medicina fetale 40 anni fa. In tutto il mondo le tecniche ultrasonografiche sono diventate elemento basilare per guidare approcci invasivi verso un compartimento fetale e apportare una serie di atti diagnostici e terapeutici finalizzati a trattare il feto come un paziente a tutti gli effetti. I successi ottenuti nel Centro di Diagnosi e Terapia Fetale del Gemelli attuando la cosiddetta terapia fetale integrata, dimostrano che anche in gravi patologie feto-neonatali, ci sono possibilita di intervento per ridonare capacita gestazionale a tutte quelle famiglie gravate da una diagnosi infausta. L’Hospice Perinatale ha un impatto culturale fra due modi di pensiero antropologicamente opposti: il primo vive dell’illusione che eliminando il sofferente si possa eliminare la sofferenza, il secondo invece nel rispetto piu totale della preziosita della vita umana, senza guardare alle dimensioni dell’essere umano ma solamente al suo valore, cerca di prevenire le malattie, cerca di curarle, cerca di limitare i danni fisici e psicologici del malato e delle famiglie, cerca di lenire la sofferenza fisica e psicologica, forte dell’assunzione di tre metodologie per affrontare la sofferenza umana:I prevent, I cure, I relief(prevenire, curare, lenire il dolore). Ma tutto questo esprime il concetto della solidarieta umana, della medicina condivisa, e si traduce in un’unica espressione:I care (mi predo cura di te). Il quadro generale ha segnato quindi un passaggio che nella medicina fetale e diventato una eccellenza etica della nostra istituzione: l’Hospice Perinatale non e un luogo ma e un modo di curare il feto e il neonato. Anche nelle condizioni patologiche piu estreme si puo dare speranza di prevenzione, cura e sollievo del dolore accompagnando non solo il feto con tutto l’approccio scientifico e clinico ma anche le famiglie. E questo il vero fondamento della medicina della speranza.La terapia fetale nasce con l’avvento della medicina fetale 40 anni fa. In tutto il mondo le tecniche ultrasonografiche sono diventate elemento basilare per guidare approcci invasivi verso un compartimento fetale e apportare una serie di atti diagnostici e terapeutici finalizzati a trattare il feto come un paziente a tutti gli effetti. I successi ottenuti nel Centro di Diagnosi e Terapia Fetale del Gemelli attuando la cosiddetta terapia fetale integrata, dimostrano che anche in gravi patologie feto-neonatali, ci sono possibilita di intervento per ridonare capacita gestazionale a tutte quelle famiglie gravate da una diagnosi infausta. L’Hospice Perinatale ha un impatto culturale fra due modi di pensiero antropologicamente opposti: il primo vive dell’illusione che eliminando il sofferente si possa eliminare la sofferenza, il secondo invece nel rispetto piu totale della preziosita della vita umana, senza guardare alle dimensioni dell’essere umano ma solamente al suo valore, cerca di prevenire le malattie, cerca di curarle, cerca di limitare i danni fisici e psicologici del malato e delle famiglie, cerca di lenire la sofferenza fisica e psicologica, forte dell’assunzione di tre metodologie per affrontare la sofferenza umana:I prevent, I cure, I relief(prevenire, curare, lenire il dolore). Ma tutto questo esprime il concetto della solidarieta umana, della medicina condivisa, e si traduce in un’unica espressione:I care (mi predo cura di te). Il quadro generale ha segnato quindi un passaggio che nella medicina fetale e diventato una eccellenza etica della nostra istituzione: l’Hospice Perinatale non e un luogo ma e un modo di curare il feto e il neonato. Anche nelle condizioni patologiche piu estreme si puo dare speranza di prevenzione, cura e sollievo del dolore accompagnando non solo il feto con tutto l’approccio scientifico e clinico ma anche le famiglie. E questo il vero fondamento della medicina della speranza.
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