Logo
Print this page

I mali del mondo e i cristiani

I mali del mondo e i cristiani

 

DonAlfredoCome molti di voi ormai sapranno, la nostra Fondazione, essendo di ispirazione cattolica, spesso propone spunti di riflessione sui temi della fede e della cristianità; abbiamo, quindi, pensato di condividere con voi un dono che ci è stato fatto, un testamento spirituale; quello di una persona che ha dedicato un’intera vita alla diffusione della parola di Dio. Parliamo di Don Alfredo Ferlaino, arciprete di Nocera Terinese, dove per 60 anni ha esercitato il suo apostolato presso la Chiesa di San Giovanni Battista in paese.

Si tratta di una raccolta di pensieri, appunti, meditazioni che servivano come preparazione alle omelie. Grazie alla sua famiglia, che li ha conservati e li ha messi a disposizione del Cuore in una Goccia, questi preziosi scritti potranno continuare ad essere strumento di diffusione del messaggio cristiano.

Una scrittura, quella di Don Alfredo, meticolosa, in cui la conoscenza teologica si accompagna, spesso, a considerazioni e parallelismi culturali più vasti, ma sempre finalizzati a coinvolgere i fedeli nell’omelia, accostando la realtà del periodo storico che stava vivendo, ai fatti narrati nei vangeli, e traducendoli in un linguaggio semplice che potesse arrivare a tutti; un’opera, la sua, frutto dell’amore per Cristo e del desiderio di dare compimento alla sua vocazione, diffondendone la Parola e mettendosi al servizio degli altri.

La storia di
Don Alfredo

Dal libro del profeta Abacuc (Ab 1,2-3;2,2-4)

Fino a quando, Signore, implorerò
e non ascolti,
a te alzerò il grido: «Violenza!»
e non soccorri?
Perché mi fai vedere l'iniquità
e resti spettatore dell'oppressione?
Ho davanti rapina e violenza
e ci sono liti e si muovono contese.


Il Signore rispose e mi disse:
«Scrivi la visione
e incidila bene sulle tavolette
perchè la si legga speditamente.
E' una visione che attesta un termine,
parla di una scadenza e non mentisce;
se indugia, attendila,
perchè certo verrà e non tarderà».
Ecco, soccombe colui che non ha l'animo retto,
mentre il giusto vivrà per la sua fede.

 

I mali del mondo e i cristiani

La lettura menziona i mali del mondo: iniquità, oppressione, violenza, liti, contese …

Di fronte ad essi ci sono degli atteggiamenti opposti e contrastanti: c’è chi perde la fede o la sente vacillare di fronte al silenzio di Dio e c’è chi continua a credere ed ha fiducia in Dio e nel trionfo del bene; c’è chi invoca dal cielo il fuoco, i fulmini, le scomuniche, la pena di morte  e c’è chi prega e intercede davanti a Dio per le necessità del mondo e le miserie dell’umanità; c’è chi non muove un dito per migliorare la situazione, come gli increduli e i fatalisti, e c’è chi si impegna seriamente a cambiare la faccia della società, ad eliminare i mali, fiducioso in Dio e negli uomini …

Ma i cristiani cosa devono fare?

  • Devono avere fede nella vittoria del bene. Devono credere che Dio ha posto un termine e una scadenza al male. “Soccombe colui che non ha l’animo retto, mentre il giusto vivrà per la sua fede”
  • Devono pregare e intercedere davanti a Dio, come ha fatto Abramo per Sodoma, come ha fatto Mosè per il popolo ebreo diventato idolatra (vitello d’oro).

  • Devono impegnarsi coraggiosamente, in umile servizio e senza vanagloria, come servi inutili, per l’avvento del regno di Dio nel mondo e non rassegnarsi alla terrificante realtà presente … la pusillanimità  e la pigrizia non s’accordano con la vocazione cristiana.
Dice S. Paolo: Dio non ci ha dato uno spirito di timidezza , ma di forza, di amore e di saggezza. Non dobbiamo, quindi, vergognarci della testimonianza da rendere al Signore nostro, ma soffrire per il Vangelo, aiutati dalla forza di Dio”.
 
 
 
Gocce di fede
a cura di Angela Bozzo

Share/Save/Bookmark

Related items

Fondazione Onlus "Il Cuore in una Goccia"

Il presente sito fa uso di cookie che consentono di fornire una migliore esperienza di navigazione