La testimonianza di fede

Tratto dal libro da

 di Angela Bozzo.

La testimonianza di fede

Testimoniare la fede non è cosa semplice perché, proprio come l’amore e la speranza, è qualcosa che portiamo dentro, è un dono che Dio ci concede.

Anche se è bene sapere cosa è la fede, ciò non basterà mai. Questa, infatti, per essere credibile, deve essere vissuta in tutti gli aspetti della quotidianità; è nostro compito farla crescere poiché essa rappresenta il frutto di un incontro con il Signore che deve essere testimoniato.

La fede quale dono del Signore cresce tanto più forte se viene testimoniata, essa si moltiplica e aumenta quanto più incisiva è la testimonianza che ne diamo ogni giorno della nostra vita. Testimoniare è proprio questo, far traboccare fuori di sé la gioia di un incontro con il Signore fatto in prima persona.

Essere testimone è annunciare con la parola e soprattutto con la propria vita Gesù Cristo, le sue opere e il suo messaggio. L’autentico testimone è colui che trova il proprio modello in Gesù, testimone del Padre che non diceva nulla di sé stesso, ma parlava così come il Padre gli aveva insegnato.

La testimonianza di fede vuole essere uno strumento della gloria di Cristo; vuole mostrare come è grande la misericordia del Signore; è uno strumento al servizio del prossimo.

Attraverso la testimonianza non ci si limita a trasmettere solo le vicende vissute, ma ci si lascia coinvolgere personalmente dal messaggio che si propone, rendendo le storie di vita “balsamo” su ferite aperte che solo la “mano” del Signore può sanare.

Anche il titolo del libro “Il profumo di Padre Pio” rappresenta nel suo piccolo una testimonianza di vita.

Quando poco meno di tre anni fa si doveva decidere il titolo da dare alla prima parte del libro, il Signore e Padre Pio, con la loro Misericordia, ci sono venuti in soccorso.

Ricordo che una domenica la nostra famiglia era riunita per il pranzo discutendo sul possibile titolo da dare al libro, dal momento che ognuno, come capita di solito, aveva una propria idea e non si trovava un punto di incontro comune , mia madre fece una preghiera a Padre Pio dicendo: “ Ora, visto che hai indicato tu sin dall’inizio la strada da seguire, dacci anche il titolo del libro!”. Poco dopo in cucina sentimmo tutti una lieve brezza: un forte profumo di lavanda e di altri fiori che caratterizzano, ora lo sappiamo bene, la manifestata presenza di Padre Pio. Qualcosa che, come la fede stessa, non possiamo vedere o sentire ma solo percepire.

Dopo l’iniziale momento di stupore, noi tutti ci guardammo e mia madre esclamò: “Eccolo!, ora abbiamo il titolo, si chiamerà: il Profumo di Padre Pio”.

Un profumo che è stato negli ultimi quindici anni il filo conduttore delle meravigliose opere che il Signore ha compiuto tramite il messaggero della sua presenza viva in mezzo a noi.

Quello stesso profumo che spesso aleggia nella nostra casa e nelle case in cui il libro entra proprio per testimoniare la gloria del Signore; dunque, non meravigliatevi se durante la lettura del libro sentirete un profumo che vi farà palpitare l’animo perché quello sarà il segno tangibile che Dio vi è accanto.

In quel momento, aprite il vostro cuore a Lui con la preghiera perché attraverso esse il Signore ci ascolta, ci guida e ci risponde.

Emilia Spina