UN PUNTINO
Un puntino.
Un puntino piccolissimo.
Quel… puntino!
Non avrei mai creduto che un puntino così piccolo
su un foglietto grande meno di una cartolina
potesse dare tante emozioni insieme.
Un puntino...
Solo un puntino.
Piccolo, irregolare, sfumato.
Bellissimo!
Un puntino…
Ero giovane.
Il futuro, l’amore, la forza, l’allegria erano miei.
Emozioni violente di ogni colore mi trapassavano l’anima,
mi svegliavano al mattino e spingevano per il mondo
con il vigore e la sfrontatezza di chi sa che la vita è sua
e ne ha il meglio davanti!
La vita…
Ma nulla mi aveva mai dato tanto quanto quel puntino.
Mai mi ero sentita tanto potente e tanto fragile insieme,
forte e sospesa ad un filo,
felice e terribilmente impaurita,
impaziente e impietrita.
Di fronte a quel puntino il cuore mi batteva all’impazzata,
il sangue mi scorreva velocissimo nelle vene.
Scorreva e stranamente confluiva caldo all’addome
e si scatenava in piroette e vortici buffissimi…
Sembrava facesse i dispetti, mi parlasse,
chiedesse attenzione, pretendesse di divorare la vita in un istante.
Che miracolo, che magia, che luce, che musica!
Che dolcezza e che fuoco…
Un ciclone…
Sembrava un puntino fermo all’interno di un’immagine illeggibile,
ma era un ciclone!
Una forza inaspettata, improvvisa, violentissima
che in un istante sconvolge il paesaggio di una vita,
abbatte certezze del mondo di sempre,
ridisegna sfondi e strade,
tinge ogni cosa di altri colori.
Mi sollevava e mi faceva volare,
poi d’improvviso mi ributtava a terra e mi lasciava disorientata,
ansimante, emozionata, infinitamente grata,
paralizzata al pensiero del compito irreversibile che avevo…
Quel puntino, così unico e prorompente, era mio
ed ero io che dovevo proteggerlo ed averne cura.
Una cosa così tanto più grande e possente di me!
Quel puntino ora ha dodici anni
ed è sempre bellissimo…
Ma io non dimenticherò mai il giorno
In cui l’ho guardato per la prima volta
ed era solo un puntino…
sull’immagine di un’ecografia!
Anna Maria De Matteis
Pensieri e Poesie
a cura di Emilia Spina
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