Tra le braccia di Maria
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Oggi, giorno dell’assunzione di Maria in cielo, voglio condividere con voi una emozione che sgorga dal mio cuore come “fiume in piena”.
Nel guardare la coroncina del Santo Rosario mi sento abbracciata da Maria ed il pensiero va ai luoghi dove la Mamma Celeste ha vissuto da giovane donna. Immagino il lavoro, i sacrifici che ha fatto, le difficoltà affrontate in posti a volte sconosciuti. Quanta sofferenza ha vissuto per portare a compimento il progetto di Dio.
Ella, prima, ha dovuto affrontare il dolore della vedovanza; rimasta da sola con un figlio sente tutta la responsabilità che Dio le affida nel crescerlo ed aiutarlo nella sua missione, quale Salvatore del mondo; e dopo, assistendo alla morte del figlio straziato sulla croce, ha patito la pena e il dolore più grandi che si possano immaginare per una madre. Un dolore, quello ai piedi della croce, che non oso descrivere o pensare.
Mammina mia cara, quanta sofferenza nella tua vita!
Ma la fede in Dio è salda in Lei, non vacillano i suoi piedi nel correre verso la tomba vuota, Lei sa che Gesù è vivo e risorto; dopo tanto dolore, Lei è li obbediente e fedele alla promessa di Dio. La sua vita è un libro dove possiamo leggere ogni giorno un messaggio nuovo scritto per noi, ma vissuto prima da Lei.
Io credo che la Mamma Celeste ci ami talmente tanto che dopo aver vissuto su di lei tutte queste tribolazioni, vuole essere ancora più vicina a chi le affronta nella vita quotidiana; è come se dicesse: “anche io li ho vissuti, ti posso consolare”, quasi a chiederci il permesso.
Ma Dio la vuole accanto alla Santissima Trinità ecco perché viene assunta in cielo. La immagino che prende con una mano Gesù e con l’altra l’umanità per portarci tutti in paradiso e fare festa con il suo amato Figlio.