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Le cure prenatali che ATTRAVERSANO IL CORPO FETALE/ Toracentesi,Paracentesi,Vescicocentesi, Pielocentesi, e Aspirazione di cisti ovarica fetale

Le cure prenatali che ATTRAVERSANO IL CORPO FETALE/ Toracentesi,Paracentesi,Vescicocentesi, Pielocentesi, e Aspirazione di cisti ovarica fetale

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II. Cure prenatali invasive 
 

A.     Cure prenatali invasive ECOGUIDATE

 
A.2     Cure prenatali invasive che  
ATTRAVERSANO il CORPO FETALE
 
 
 Toracentesi,Paracentesi,Vescicocentesi, Pielocentesi, e Aspirazione di cisti ovarica fetale

Due procedure invasive terapeutiche e diagnostiche prenatali sono la toracentesi (aspirazione di liquido patologico dal torace fetale previa analgesia al feto nel punto di inoculo dell’ago) e la paracentesi (aspirazione di liquido patologico dall’addome fetale previa analgesia al feto nel punto di inoculo dell’ago). Quando si attuano queste procedure si effettuano contemporaneamente atti di palliazione fetale prenatale. Il risultato terapeutico è di grande importanza poiché con l’aspirazione del liquido patologico si ottengono tre obiettivi:

  • Valutare sul piano diagnostico la natura del liquido patologico (momento diagnostico)
  • Evitare lo scompenso cardiaco dovuto alla compressione del liquido patologico sulla circolazione fetale (momento preventivo e terapeutico)
  • Evitare che l’accumulo di liquido con distensione delle sierose (pleura e peritoneo, ricchissime di terminazioni nervose) possa comportare dolore e sofferenza al feto (momento palliativo)

Le stesse finalità e le stesse metodologie le troviamo in altre procedure che attraversano il corpo fetale la vescicocentesi e/o pielocentesi fetale (aspirazione di quantità patologica di urina dalla vescica o dal bacinetto renale previa analgesia al feto nel punto di inoculo fetale) e la aspirazione di cisti ovarica fetale.

In quest’ultimo caso l’esperienza del gruppo del Policlinico Gemelli e la letteratura internazionale hanno dimostrato che, cisti ovariche con dimensioni superiori ai 4 cm hanno un rischio molto alto di torsione del peduncolo ovarico (44%); ovviamente questo può comportare la necrosi e il distacco del peduncolo con perdita del 50% di capacità procreativa della bambina ancor prima della nascita.

In 10 anni sono state trattate dal gruppo del Gemelli, 28 casi di cisti ovariche di dimensioni di 4 cm o più  con aspirazione percutanea (attraverso l’addome materno) ecoguidata con nascita di bambine con ambedue le ovaie nella norma.

Infine esistono condizioni (meno frequenti negli ultimi 20 anni) in cui l’apporto dei globuli rossi per curare l’anemia del feto non può essere fatto attraverso il cordone ombelicale ma superando l’addome fetale (facendo analgesia al feto nel punto di inoculo dell’ago) per raggiungere non il vaso ombelicale fuori dal corpo del feto ma la vena ombelicale all’interno del tessuto epatico del feto.
 
 
 
 
 
Il Professore ci spiega
a cura del prof. Giuseppe Noia
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